Oggi, 14/02/2006, come tutti sapete è il giorno di San Valentino. Purtroppo per me, l’andamento degli ultimi due giorni, mi porta a dire senza dubbio che questo è il San Valentino più brutto che io abbia mai vissuto in tutta la mia vita.
E’ finita da poco una bella storia, che mi ha preso molto, ha suscitato in me sentimenti fortissimi e mai provati prima, mi ha portato, a volte, a dimenticare ogni altra cosa e mi ha dato momenti di grande gioia, poiché, nonostante tutto sia cominciato così, quasi per gioco, ben presto il gioco è diventato qualcosa di molto più serio.
Durante questa relazione, ho sempre seguito il mio istinto, mai una volta ho esitato nel dire ciò che pensavo, grazie alla sicurezza dei miei sentimenti, e ho sempre agito con la mia testa, non facendomi mai, e dico mai, influenzare dagli altri (contrariamente a quanto qualcuno pensa).
Dico quindi che è stato difficile anche per me ammetterlo, soprattutto a me stesso, perché quella storia era ormai una parte importante della mia vita e credo che lo sarà ancora per molto.
Purtroppo, però, i miei sentimenti si stavano affievolendo, sarebbe stato quindi inutile continuare e, per correttezza, ho deciso di farla finita.
Naturalmente, ci sono problemi ben più importanti del mio, ma mi risulta comunque difficile capire il motivo per cui tutti ti danno addosso quando credi, anzi sai con certezza, di aver agito per il bene, non solo tuo, ma anche dell’altra persona. Certo, sarebbe stato più facile anche per me continuare, tutto sarebbe andato avanti come prima, per gli altri, ma l’ avrei presa in giro, le avrei mentito e, alla fine, sarebbe accaduto qualcosa di brutto che, una volta venuto a galla, l’avrebbe fatta soffrire più di quanto non soffra adesso.
Perché la vita non è fatta di scelte come andare all’Essenza o al Vanilla o mettersi un paio di scarpe invece di un altro, bensì di problemi molto più gravi e, non sempre, la soluzione giusta è quella più facile, anzi, accade quasi sempre tutto l’opposto.
Le persone, tuttavia, spesso, sono accecate dall’impeto, sono incapaci, un po’ per la rabbia, un po’ la superficialità, di riflettere e di capire cosa sia più giusto.
Infatti, quando ci si trova di fronte a alle difficoltà e hai fatti spiacevoli, si tende sempre a puntare il dito e accusare qualcuno, senza aver fatto prima un’accurata analisi dei motivi per cui qualcosa avviene, perché risulta molto più facile comportarsi così.
MA LE VIE PIù FACILI SI PRENDONO QUANDO SI è BAMBINI, non quando si incomincia ad essere adulti e maturi, altrimenti vuol dire che l’intelligenza scarseggia.
Per questo motivo, mi ha dato noia che, dopo aver chiesto ad una sua amica di starle vicino, perché, per il bene che le ho voluto e che tutt’ora, anche se in forma diversa, le voglio, dispiace anche a me vederla soffrire così, mi sia stato dato pubblicamente dello stupido.
Un antico filosofo greco, Epicuro, diceva che si deve basare la propria vita sul principio dell’Atarassia, che, tradotto in italiano, vuol dire dell’imperturbabilità dell’anima.
Secondo lui, infatti, non bisogna farsi influenzare dalle passioni terrene, ma bisogna mantenere sempre un freddo distacco.
Ebbene, dopo quanto è successo, credo che, per un po’, questa sia la soluzione migliore, poiché il non affezionarsi, comporta anche il non soffrire. Perché , anche se nessuno lo ha ancora capito, o al massimo due persone, questa situazione fa soffrire anche me.
So già che i commenti dei miei amici (degli altri non me ne frega assolutamente niente) su questo argomento si divideranno tra il “Bravo, devi essere crudele” e il “No, ti sbagli”, ed è giusto così, perché anche dentro di me, ci sono due parti radicalmente opposte, che lottano tra loro facendomi impazzire e che si sono tradotte in questo articolo che, anche se a voi sarà visibile solo domani, quando lo metterò online, mi ha costretto a fare quasi le tre di notte. Speriamo che ne sia valsa la pena.